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venerdì 21 aprile 2017

Matteo, Capitolo 6, Versetto 11



Dacci oggi il nostro pane soprasostanziale,

Girolamo: Ciò che noi chiamiamo soprasostanziale in greco risulta due volte epìusion, e i Settanta molto frequentemente lo esprimono con periùsion. Abbiamo considerato dunque l’ebraico e ovunque periùsion risulta corrispondente a segola, che Simmaco ha tradotto exéreton, cioè <<eccellente>> o <<egregio>>, sebbene in qualche luogo sia stato tradotto con <<peculiare>>. Quando dunque chiediamo che il Signore ci dia il pane peculiare o eccellente chiediamo colui che dice nel Vangelo (Gv 6,41): <<Io sono il pane vivo che sono disceso dal cielo>>.

Cipriano: Infatti il pane della vita è Cristo, e questo pane non è di tutti, ma nostro. Chiediamo dunque che questo pane ci venga dato ogni giorno, affinché quanti siamo in Cristo e riceviamo ogni giorno l’Eucaristia non siamo esclusi dal pane celeste per qualche più grave colpa e veniamo separati dal corpo di Cristo. Chiediamo dunque che quanti rimaniamo in Cristo non veniamo meno alla sua santificazione e al suo corpo.


Cassiano: Quando dice: oggi mostra che esso va ricevuto tutti i giorni, e che questa preghiera deve essere fatta in ogni tempo, poiché non c’è un giorno in cui non dobbiamo confermare il cuore dell’uomo interiore ricevendo di questo pane.


Agostino: Prendiamo il pane quotidiano come spirituale, cioè come indicante i precetti divini, che ogni giorno dobbiamo meditare e mettere in pratica.

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