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giovedì 30 marzo 2017

Matteo, Capitolo 6, Versetti 5-6


Quando pregate, non siate come gli ipocriti, che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico, hanno ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua stanza e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto, e il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà.

Crisostomo: La preghiera è come un certo tributo spirituale che l’anima offre a Dio dal suo cuore. Quanto più dunque è gloriosa, tanto più cautamente va custodita, affinché non perda valore se fatta per gli uomini. Chiama ipocriti coloro che, fingendo di pregare Dio, guardano gli uomini intorno.

Crisostomo: Ritengo che il Signore non si riferisca al luogo, ma al proposito di chi prega: infatti è lodevole pregare nelle adunanze dei fedeli, come è stato detto (Sal 67,27): <<Nelle assemblee benedite da Dio>>. Chi dunque prega per essere visto dagli uomini non guarda Dio, ma gli uomini: quindi, quanto al suo proposito, prega nella sinagoga. Quando invece la mente dell’orante guarda solo Dio, sebbene egli preghi nella sinagoga, tuttavia sembra pregare in sé nel segreto.

Cipriano: Pregare in luoghi nascosti conviene anche di più alla fede, affinché sappiamo che il Signore è presente ovunque e con la pienezza della sua maestà penetra le cose nascoste. Possiamo anche intendere per porta della casa la bocca del corpo, per non pregare Dio a voce alta, ma con cuore tacito, per tre motivi: primo, poiché le richieste non vanno fatte a Dio gridando, ma egli va placato con una coscienza retta, poiché egli ascolta il cuore; secondo, poiché le tue preghiere segrete non è necessario che un altro le conosca, ma solo tu e Dio; terzo, poiché chi prega ad alta voce non permette di pregare da vicino.

Cipriano: Quale insensibilità è distogliersi ed essere presi da pensieri sciocchi o profani mentre preghi il Signore, quasi che ci sia altro a cui debba pensare più che al fatto che parli con Dio? Come chiedi a Dio di essere ascoltato mentre non ascolti te stesso? Questo non è guardarsi dal nemico, è offendere Dio con la negligenza della preghiera.

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