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mercoledì 1 febbraio 2017

Matteo, Capitolo 5, Versetto 5



Beati i miti, perché possederanno la terra.

Ambrogio: Mitiga dunque la tua disposizione d’animo per no adirarti o per non peccare nella collera. È infatti nobile sottomettere il moto dell’animo alla ragione, e non è una virtù minore quella di frenare l’iracondia piuttosto che non adirarsi affatto, dato che il più delle volte ciò è considerato il segno di un carattere più forte, mentre l’altro atteggiamento indica un carattere più indolente.

Agostino: Litighino pure quelli che non sono miti e combattano fra loro per le cose terrene e temporali; ma beati i miti, perché erediteranno la terra dalla quale non potranno essere sradicati; quella terra, dico, di cui si legge (Sal 140,6) : <<La mia parte è nella terra dei viventi>>. Significa infatti una certa stabilità dell’eredità perpetua, dove l’anima, mediante l’affetto buono, riposa come nel luogo proprio, come il corpo nella terra, e da lì è nutrita col suo cibo, come il corpo della terra: essa è il riposo e la vita dei santi.

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