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giovedì 10 novembre 2016

Matteo, Capitolo 1, Versetti 3-6a


Giuda generò Fares e Zara da Tamar. Fares generò Esron, Esron generò Aram. Aram generò Aminadab. Aminadab generò Naasson. Naasson generò Salmon. Salmon generò Booz da Racab. Booz generò Obed da Rut. Obed generò Iesse. Iesse generò il re Davide.
 
Girolamo: Bisogna notare, nella genealogia del Salvatore, che non viene presa nessuna della sante donne, ma quelle che la Scrittura riprende, affinché colui che era venuto per i peccatori, nascendo da peccatori, cancellasse i peccati di tutti: per cui in seguito viene messa Rut la Moabita.

Ambrogio: Il disegno di Matteo non è senza ragione e giustizia, poiché annunziando che era stato generato secondo la carne colui che doveva i peccati di tutti, soggetto alle ingiurie, sottoposto alla passione, ritenne consono alla pietà il non ricusare anche l’affronto di un’origine macchiata, né che ci si dovesse vergognare che la Chiesa venisse formata a partire da peccatori, essendo il Signore nato da peccatori; e alla fine che il beneficio della redenzione cominciasse anche dai suoi antenati, affinché nessuno pensasse che la macchia dell’origine potesse essere di impedimento alla virtù, né che uno potesse vantarsi in modo insolente della sua nobiltà. 

Crisostomo: Dopo di ciò si mostra che tutti furono soggetti ai peccati: c’è infatti la fornicazione di Tamar che accusa Giuda, e Davide generò Salomone da una moglie adultera. Se dunque la legge non fu adempiuta dai grandi, nemmeno dai minori lo fu; e così tutti hanno peccato, ed è divenuta necessaria la presenza di Cristo. 

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